Progetto “AcquEDOTTO DI PISTANE”
KOSOVO
aSSOCIAZIONE:
Solidarieta’
alpina
sEDE :
38010 s.gIUSTINA -
tASSULLO (tn)
TELEFONO:
0463 434176
aNNO DI COSTITUZIONE:
2002
rESPONSABILE DEL PROGETTO: LUIGI ANZELINI
V
ia Mecla, 71
38010 SANZENO (tn)
DENOMINAZIONE: Realizzazione di
un acquedotto nel villaggio di Pistane
PARTNER
LOCALE: La comunità di Pistane rappresentata dal capovillaggio Viktor
Berisha. L'associazione Piazza Grande, registrata presso le autorità UNMIK, e'
responsabile del coordinamento in Kosovo della attività del Tavolo trentino con
il Kossovo.
MODALITA'
DI IDENTIFICAZIONE: La
decisione di avviare un nuovo progetto e' stata raggiunta in seguito a ripetuti
contatti avuti con il capovillaggio. Durante i continui rapporti avuti con
l'équipe del Tavolo, il capovillaggio ha espresso un preciso bisogno, quello di
migliorare la qualità e la quantità dell'acqua potabile nel villaggio. Si può
quindi dire che la richiesta di intervento e' partita dalla comunità stessa. I
futuri beneficiari del progetto sono stati coinvolti attivamente già nella fase
di analisi dei bisogni, sia attraverso la realizzazione di saggi nel terreno che
accompagnando i tecnici durante i sopralluoghi nei luoghi da loro ritenuti più
ricchi di acqua.
OBIETTIVO GENERALE :
Migliorare le condizioni igienico-sanitarie nella comunità di Pistane attraverso
il miglioramento del sistema di approvvigionamento dell'acqua potabile.
OBIETTIVI SPECIFICI :
Migliorare la qualità dell'acqua al momento scarsa e scadente, risolvendo, se
non in modo definitivo, il problema dell'acqua potabile. Portare l'acqua nei
cortili di 9+7 case. (Nel prospetto dei costi si e' calcolato un numero
superiore a 16 case, prendendo in considerazione anche alcune case serbe ora
abbandonate per un totale di 20 abitazioni).
RISULTATI :
Rendere disponibile una quantità di acqua minima nei cortili di ogni casa pari a
circa 100 litri di acqua al giorno per persona (calcolando 100 persone).
BENEFICIARI : La
comunità di Pistane di circa 100 persone:
- 14 famiglie albanesi presenti
- 4 famiglie albanesi attualmente non presenti
- 11 famiglie serbe attualmente non presenti.
CONTESTO E GIUSTIFICAZIONE :
Il villaggio di Pistane, nella municipalità di Peja/Pec, si trova a circa 18 Km
a sud-est di Peja a circa 2 Km dalla scuola di Babice (è uno dei villaggi
compresi nella zona di Gorazdevac- Poceste. E' un villaggio abitato da 70
albanesi cattolici (18 famiglie). Precedentemente al conflitto vi abitavano
anche 11 famiglie serbe (circa 45 persone), attualmente non presenti (le loro
case sono state tutte bruciate).
Il primo contatto è avvenuto attraverso il processo di selezione dei beneficiari del progetto di formazione agricola realizzato da A.V.S.I. - Trento. Si è
entrati in contatto a febbraio 2001 con il capovillaggio, Viktor Berisha. Il
capovillaggio, durante un incontro con l'équipe locale del Tavolo trentino con
il Kossovo, in cui si discutevano i problemi del villaggio, ha fatto presente
come la carenza di acqua potabile sia questione prioritaria da risolvere.
L'unica fonte di acqua potabile presente presso il villaggio è una fontana
situata circa al centro del villaggio stesso. Ogni abitazione dispone inoltre di
un pozzo (profondità 3 m.) che però fornisce acqua non pura a causa di
infiltrazioni. La fontana pesca acqua da una piccola sorgente a monte
dell'abitato (è stata costruita da tempo dalla popolazione una opera sotterranea
che incanala l'acqua). Dalla stessa viene presa l'acqua utilizzando taniche da
tutte le famiglie. I bambini accusano spesso problemi causati da infezioni
intestinali. L'equipe del Tavolo ha dato una prima disponibilità ad approfondire
la questione dell'acqua ì potabile. Il capovillaggio ha elaborato e presentato
al Tavolo una prima ipotesi di intervento, che prevedeva la realizzazione di 2
vasche di raccolta di acqua sorgente da porre su 2 colline (1 per servire 9
famiglie, l'altra 7). Tale ipotesi di intervento è stata proposta anche a THW
(protezione civile tedesca), senza ottenere alcuna risposta.
E' stato fatto un primo sopralluogo con Roberto Saltori, geologo di INTERSOS, il
quale ritieva tale soluzione non percorribile. Lui aveva proposto invece la
realizzazione di due sbarramenti sotterranei indipendenti e due condotte che
sarebbero andate a servire due parti del villaggio. Essi hanno elaborato una
soluzione alternativa che prevede:
- di captare l'acqua nella zona in cui viene
presa attualmente quella che alimenta la fontana esistente che però è situata ad
una quota non sufficiente per la distribuzione a tutte le abitazioni;
- di realizzare a monte un serbatoio di
raccolta;
- di realizzare una condotta attraverso la
quale pqmpare l'acqua al serbatoio;
- dal serbatoio far partire l'acquedotto.
INTERVENTI PRELIMINARI:
Prima di qualunque ipotesi progettuale risulta necessario valutare attentamente
la situazione esistente procedendo, con estrema cautela e lavorando a
mano, alla verifica dell'attuale opera di presa mediante la messa a giorno del
sistema di captazione. Qualora si evidenziassero venute d'acqua più profonde e
quindi non sfruttate dalla fontana a valle si deve approfondire lo scavo
seguendo la direzione del flusso liberando dall'acqua il fronte di avanzamento
mediante sollevamento con motopompa o realizzando un canale di scarico (che se
le condizioni del sottosuolo risultassero favorevoli potrebbe essere utilizzato,
previo adeguamento, come sbarramento di valle e/o vasca di raccolta) e
misurare la portata.
Congiuntamente alle operazioni di cui sopra si dovrà procedere
all'individuazione di un luogo idoneo per la messa in opera del serbatoio di
accumulo da collocarsi ad una quota di almeno 25 - 30 metri sopra il colmo del
tetto più alto dell'abitato.
Si ritiene che il serbatoio possa trovare conveniente sistemazione sul versante
della collina ad ovest della sorgente.
Analogamente alla verifica di cui sopra sarà necessario valutare sia il
tracciato della rete di distribuzione, da attuarsi possibilmente sui confini di
proprietà ed in modo da arrecare il minor danno possibile, sia il punto di
allacciamento alla rete dell'energia elettrica (un trasformatore a palo non è
molto distante dalla fontana) e relativi cavidotti.
Il primo tratto potrebbe seguire lo scavo dell'adduttrice e quindi giungere in
paese seguendo i confini di proprietà in prossimità dell'impluvio fino alla
fontana e quindi proseguire, con le necessarie diramazioni, lungo la strada
principale.
In relazione alla dislocazione delle abitazioni e relative pertinenze saranno da
individuarsi i luoghi più idonei alla messa in opera delle derivazioni dalla
rete principale per il collegamento delle singole fontane.
OPERA DI PRESA:
Le modalità tecnico - operative in ordine alla definitiva costruzione del
manufatto di presa possono essere date solamente dopo la verifica della reale
situazione esistente presso la sorgente. Infatti, a seguito dei lavori di scavo
possono presentarsi diverse condizioni che indicano e giustificano la presenza
di acqua e dalla verifica di tali condizioni che scaturiscono le indicazioni
per la pratica realizzazione del manufatto di presa.
Gli scavi eseguiti a monte hanno evidenziato la presenza superficiale di un
discreto - strato di limo argilloso molto compatto e poco permeabile per cui è
da ritenere che l'acquifero sia sufficientemente protetto al tetto, mentre non
si conosce la struttura litologica di sostegno della falda.
Ipotizzando che la circolazione dell'acqua avvenga in matrice sabbiosa si
dovrebbe ricercare l'eventuale strato impermeabile di sostegno della falda e
definire le dimensioni dello stesso per impostare successivamente l'opera di
presa che dovrà essere posizionata e costruita in modo da derivare la massima
quantità d'acqua possibile; in presenza di tale situazione è possibile la
realizzazione di un serbatoio d'accumulo in prossimità dell'emergenza
Qualora la falda non risultasse confinata il sistema di raccolta dell'acqua
dovrà essere spinto alla massima profondità possibile con successivo
inserimento di una struttura drenante in grado di deprimere la falda stessa in
maniera da assicurare una maggiore presenza d'acqua per garantire il miglior
funzionamento del sistema di sollevamento.
ELETTROPOMPA:
Indipendentemente dal tipo di opera di presa il sistema di sollevamento viene
individuato in una elettropompa sommersa in modo da avere la massima
affidabilità di sistema, ottimali condizioni di funzionamento e trascurabile
manutenzione ordinaria così come ampiamente sperimentato in vari impianti. A
seguito di breve ricerca si è individuato un modello di elettropompa che
potrebbe trovare pratica applicazione nell'acquedotto in questione.
Trattasi di pompa centrifuga pluristadio con potenza del motore di 0,37 kW (0,5
HP)
SERBATOIO DI ACCUMULO :
Per la regolare fornitura di acqua ai vari utenti risulta necessario inserire,
fra la condotta di adduzione e la rete di distribuzione, un serbatoio di
accumulo ad una quota tale da garantire una costante erogazione.
Normalmente, per quanto riguarda il dimensionamento si prende in considerazione
un volume di accumulo pari al 30 % del consumo giornaliero però vista la
particolare situazione di tale acquedotto si reputa conveniente un volume di 8 -
10 metri cubi.
SISTEMA DI MONITO RAGGIO E VALUTAZIONE :
Il capovillaggio con un comitato locale
supervisionerà costantemente il funzionamento dell'acquedotto e si preoccuperà
di attivare la popolazione del luogo per opportuni interventi di manutenzione e
gestirà l'amministrazione dell'opera (costi dell'energia elettrica per
l'alimentazione della pompa).
CRONOGRAMMA E ATTIVITA' :
Attività:
-
Scavo manuale nei pressi della fonte esistente per realizzare l'opera di presa;
-
Verifica della quantità d'acqua disponibile (attualmente si conosce la quantità
di acqua fornita dall'opera di presa esistente -l_P,15
Ils
della fontana + 0,05 di una fontana
esistente c/o una casa serba -, ma si presume che scavando più a fondo la
quantità possa essere maggiore);
-
Acquisto di materiali necessari per la realizzazione del sistema idrico presso
ditte locali;
-
Realizzazione
dell'opera di presa (opportunamente protetta e recintata), compresa la pompa per
il sollevamento dell'acqua fino al serbatoio di accumulo;
-
Realizzazione
serbatoio di accumulo a monte dell'opera di presa di circa 10 mc.;
-
Realizzazione scavi per posa condotte principali;
-
Posa condotte e riempimento scavi;
-
Allacciamento alla corrente elettrica della pompa e del segnale per il
troppo-pieno del serbatoio;
-
Allacciamenti delle varie abitazioni alla condotta principale.
METODOLOGIE DI INTERVENTO :
Il coordinamento tecnico verrà garantito dall'associazione Solidarietà Alpina
che invierà propri volontari ( 3 persone ).
L'équipe locale del Tavolo trentino con il Kosovo fornirà il supporto
organizzativo per le relazioni con i vari attori locali. Parte dei lavori di
scavo verrà affidato ad una ditta locale, mentre il lavoro rimanente realizzato
dalla popolazione locale che si offre volontariamente come manodopera. Si
prevede l'intervento di 11 abitanti del villaggio. Il capo villaggio e' stato
individuato come referente locale. Tutti i beni eventualmente necessari verranno
acquistati in loco.
Si deve tener presente che non sono disponibili mappe geologiche della zona.
All'ufficio del catasto e' stato possibile recuperare solamente mappe catastali
prive delle curve di livello risalenti agli anni sessanta. L'unica altra mappa
della zona a disposizione e' in scala 1 :50000.
Concluse le attività di realizzazione dell'acquedotto, si prevede una gestione
dello stesso da parte di uno specifico comitato di villaggio. Esso dovrà
provvedere alla gestione economica dell'opera, nonché alla sua manutenzione.
PERSONALE ITALIANO :
L'équipe locale del Tavolo trentino con il Kosovo fornirà un supporto
organizzativo senza gravare sulle spese perché agirà a sostegno delle attività
del Tavolo. Solidarietà Alpina fornirà a titolo volontario il coordinamento
tecnico.
PERSONALE LOCALE :
La comunità locale metterà a disposizione la manodopera
volontaria. Parte dei lavori di scavo sarà affidata ad una ditta locale.
Eventuali funzioni di logistica potranno essere affidate all'équipe del Tavolo
Trentino con il Kossovo.
FOTO:
Colonnine di derivazione per famiglie serbe
Scavo per stazione di pompaggio
Colonnine di derivazione per famiglie albanesi
Scavo per condotta della cisterna
Scavo per condotta di distribuzione
Posizionamento cisterna
Posizionamento pozzo di raccolta
Installazione stazione di pompaggio
Trasporto materiali